La nostra Storia

L’associazione è stata creata nel 1996 con lo scopo di aiutare i minori di Sarajevo, orfani di guerra di uno o entrambi i genitori. L’associazione è nata attraverso iniziativa di alcune famiglie vicentine particolarmente sensibili al dramma della guerra che si stava consumando nella ex-Jugoslavia. Già nel 1996, cioè appena conclusa la guerra, queste famiglie organizzarono un breve periodo di ospitalità a Vicenza per alcuni bambini di Sarajevo.

In breve l’esperienza si è estesa a numerose altre famiglie di Vicenza e di alcuni località limitrofe. Attualmente vengono organizzati annualmente due periodi di ospitalità di circa 20 giorni: in gennaio e in giugno. I bambini vengono ospitati direttamente nelle famiglie che, divise in gruppi dislocati in località diverse della provincia di Vicenza, si occupano anche dell’organizzazione dei momenti di ritrovo comuni (solitamente la mattina), coinvolgendo anche altre stutture presenti sul territorio: strutture comunali, oratori, altre associazioni di volontariato, centri estivi ecc…

Almeno una volta all’anno viene organizzato un viaggio a Sarajevo, allo scopo di favorire una migliore conoscenza delle reciproche realtà sia familiari che sociali e culturali. Oltre che a Vicenza (ai quartieri “storici” di S.Lazzaro e Polegge si sono aggiunti nel 2000 S.Andrea e nel 2001 S.Pio X), l’associazione è presente nei comuni di Lerino, Costabissara, Montegaldella ed in Valdastico a Pedemonte ed Arsiero. Dall’estate 2001 anche a Veggiano (PD) si organizza un nucleo di accoglienza

Parallelamente all’ospitalità dei bambini, l’Associazione organizza in collaborazione con le IPAB di Vicenza un programma di adozioni a distanza attraverso la collaborazione sia con il Fond IKRE di Sarajevo (un’istituzione governativa locale) che con un orfanatrofio gestito direttamente da una comunità di suore (Suore Ancelle del Bambin Gesù).

Dal 2000 è iniziata una stretta collaborazione con il comando SFOR italiano a Sarajevo mediante la quale l’associazione ha la possibilità di provvedere direttamente alla distribuzione di aiuti umanitari in numerosi campi profughi.

Con il contributo della Regione Veneto, l’associazione ha provveduto al mantenimento per più di due anni in Italia di un ragazzo bosniaco leucemico che a Verona ha subito il trapianto di midollo osseo. Il ragazzo è stato ospitato da una famiglia dell’Associazione.

Dall’ottobre del 2001 è iniziato tramite l’Associazione un gemellaggio tra una scuola media di Sarajevo ed una di Vicenza